Iniziamo il nuovo anno dando spazio anche i più piccoli con 3 appuntamenti pomeridiani.
domenica 11 ore 16 con “AZUR E ASMAR”
In Europa(dai vestiti presumibilmente in Francia e nel periodo storico del tardo medioevo), una donna araba si prende cura di un bambino ricco, biondo e con gli occhi azzurri, Azur, facendogli da nutrice e di suo figlio della stessa età, moro e con gli occhi scuri, Asmar. I bambini crescono insieme, litigano spesso ma si vogliono anche bene e si aiutano. Il padre di Azur però li separa e scaccia la sua nutrice con il figlio.
Divenuto adulto, Azur decide di andare in Africa per cercare la Fata dei Jinns, la protagonista della fiaba che gli veniva raccontata dalla nutrice da piccolo: essa è prigioniera in attesa di un coraggioso cavaliere che riuscirà a liberarla superando molti ostacoli. Dopo un naufragio in mare durante il viaggio, arriva su una spiaggia nera e sporca e scopre che è considerato maledetto per via dei suoi occhi azzurri. Azur decide allora di fingersi cieco.
Mentre continua il suo viaggio Azur incontra un mendicante gobbo, chiamato Rospu, che gli propone di portarlo sulle spalle: in cambio lo guiderà alla città più vicina.
Durante il percorso Azur e Rospu si fermano davanti a un piccolo tempio, dove Rospu dice che si trova un oggetto indispensabile per trovare la fata dei jinns: la chiave rovente.
Poco dopo i due arrivano alla città dove erano diretti. Lì Azur e Rospu trovano un secondo tempio simile a quello precedente, dove trovano la chiave aulente.
Azur, dopo alcune disavventure dovute alla sua finta cecità, ritroverà la sua nutrice, ora diventata una ricca mercante, e Asmar, il quale però inizialmente non lo accoglie bene.
Dopo gli iniziali dissapori con il fratello di latte, Azur ritroverà in Asmar la collaborazione e l’amicizia di una volta e i due si aiuteranno a vicenda nelle difficoltà. Azur avverte la nutrice del suo viaggio. Inizialmente la donna araba non è molto contenta ma in seguito si ravvede e accetta che i loro due figli partano insieme.
domenica 18 gennaio ore 16 “KIRIKU’ E LA STREGA DI KARABA'”
Kirikù è un bambino speciale: nacque, piccolissimo, in un villaggio africano e, appena nato, parla, cammina gattoni e si taglia da solo il cordone ombelicale. “Un bambino che si mette al mondo da solo, si lava da solo…”, gli dice dolcemente la madre, quando Kirikù le chiede di lavarlo.
Il villaggio in cui nasce Kirikù è vessato dalle angherie della strega Karabà e tutti gli uomini del villaggio sono stati mangiati dalla strega, anche quelli che non sono partiti per combatterla. Kirikù vuole affrontare la strega ma, soprattutto, vuole trovare una risposta alla domanda: “perché la strega Karabà è cattiva?”.
Kirikù parte per un viaggio che lo porta dal Saggio della Montagna, suo nonno, il quale gli svela il segreto della strega: la donna è piena di odio e di dolore per una spina avvelenata che, tanti anni prima, uomini cattivi le avevano infilato nella schiena: la spina è la fonte del suo potere, ma anche di uno stato di perenne dolore. I dentini di Kirikù riescono a strapparle quella spina e quel dolore. La strega, dopo il coraggioso intervento di Kirikù, diventa una donna buonissima e bellissima. Kirikù le chiede un bacio: l’ultimo sprazzo di magia contenuto nel bacio muta il suo corpo minuto in quello di un adulto.
domenica 1 febbraio ore 16 “PRINCIPI E PRINCIPESSE”
In un cinema abbandonato, due bambini decidono di inventare storie e di metterle in scena con l’aiuto di un tecnico esperto.
- Nella prima storia un principe trova a terra un diamante che appena viene raccolto fa comparire una principessa che, a causa di un sortilegio non può muoversi. Il principe riuscirà a raccogliere tutti i 111 diamanti sciogliendo così l’incantesimo che gravava sulla principessa.
- La seconda storia è ambientata nell’antico Egitto. Un contadino decide di portare un fico alla regina che apprezza a tal punto il gesto che lo ricompensa in modo esagerato. La ricompensa creerà invidia.
- Nella terza storia un gruppo di persone deve entrare in un castello in cui è rinchiusa una principessa. Alla fine il principe, semplicemente bussando alla porta del castello, riesce ad espugnare il castello e sposare così la principessa racchiusa dentro la fortezza.
- La quarta storia è ambientata in Giappone. Un uomo forte vuole rubare il mantello della vecchia signora Olko ma viene scoperto. La vecchia signora lo costringe a servirla fino all’alba. Alla fine Olko decide di regalare il mantello all’uomo.
- La quinta storia è ambientata nel precisamente nell’anno 3000. Una regina crudele possiede un flauto magico. La regina per scegliere il suo contendente decide che se un uomo fosse riuscito a nascondersi dal suo raggio distruttore sarebbe stato suo marito. Alla fine il flauto si rivela essere un uomo ed, essendo scampato al raggio, diventa il marito della regina.
- Nella sesta ed ultima storia il principe e la principessa si baciano e per loro comincia una serie di trasformazioni.
I 3 lavori sono del regista Michel Ocelot
Michel Ocelot è scrittore, autore televisivo, illustratore e regista di film d’animazione. Nato in Costa Azzurra, ha passato l’infanzia in Guinea, l’adolescenza ad Anjou e ora vive a Parigi. Dopo aver studiato arte in Francia e negli Stai Uniti, ha dedicato la sua carriera al cinema. Ha diretto, sceneggiato e realizzato i disegni per diverse serie animate e cortometraggi. Le sue opere si caratterizzano per l’utilizzo di molteplici varietà di tecniche d’animazione e si ispirano al mondo delle fiabe. Dal suo primo lungometraggio di animazione, “Kirikù e la strega Karabà”, una magica storia africana che ha ottenuto ampio successo di pubblico e di critica, oltre che numerosi premi, è stato tratto l’omonimo libro illustrato pubblicato in Italia da Ape Junior nel 2002. Da “Kirikù e le bestie selvagge”, un nuovo lungometraggio di animazione a episodi, sono stati tratti i libri illustrati “Kirikù e il feticcio perduto” (Ape Junior, 2006) e “Kirikù e la giraffa” (Ape Junior, 2006). Sempre in Italia per Ape Junior sono usciti “Kirikù e il bufalo dalle corna d’oro” (2003) e “Kirikù e la iena nera” (2002). Dal nuovo lungometraggio, presentato nel 2006 in anteprima alla Festa del cinema di Roma, è stato tratto “Azur E Asmar” (Nord-Sud Edizioni), una favola emozionante, ricca di avventura e magia, che insegna tolleranza e umanità.
“Kirikù e la strega Karabà”, Ape Junior, 2002 (2007)
“Kirikù e la iena nera”, Ape Junior, 2002
“Kirikù e il bufalo dalle corna d’oro”, Ape Junior, 2003
“Kirikù e il feticcio perduto”, Ape Junior, 2006
“Kirikù e la giraffa”, Ape Junior, 2006
“Azur e Asmar”, Nord-Sud Edizioni, 2006