A ZENT’ANNI_ PanGeA – 27/settembre – 2° anno di Occupazione e Autogestione

A zentBanAbbiamo dedicato tutto il mese di settembre ai festeggiamenti in onore di questo secondo anno compiuto al CSOA PanGea, all’insegna dell’occupazione e dell’indipendenza.

Certi che l’onestà, la passione, la sensibilità e la cura nella programmazione delle nostre attività, oltre che dei nostri rapporti umani, possano essere monito per la politica (l’etica e la poetica) del pressappochismo e della corruzione spicciola, del ricatto vile che sottende ad impedire l’evoluzione di una comunità che al contrario possiede tutti gli strumenti per crescere autonomamente rigogliosa e sana.

L’obbiettivo sempre presente è di lavorare per dimostrare che quando alle parole seguono i fatti, ai fatti seguono i successi. Ed è stato un successo, infatti, questo secondo anno, su cui pochi avrebbero scommesso, un successo umano e politico di autogestione e cultura, all’interno di una città massacrata e sperduta, a cui il progresso petrolchimico ha strappato l’identità. La fierezza di essere chi siamo. Di Occuparci di Noi. Donne e uomini di Sardegna, liberi, che lottano per il mondo dal loro approdo.

Sono stati davvero tanti gli incontri programmati in questo secondo giro di calendario al PanGea, e altrettante le identità associative con cui si è collaborato. Abbiamo occupato e ci siamo occupati di cultura e spettacolo, di tessuti sociali e ricicli di tessuti in disuso, di studio, di politica del sé e del proprio mettersi in discussione, di politica estera, estera fino allo spazio di stelle rosse, della dimensione poetica prospettiva di quella politica, di quella artistica prospettiva di quella artigianale, di decrescere, di imparare a crescere sani, di agricoltura e permacultura, di tradizione e di ipertecnologie del comfort.
Ci siamo occupati di noi stessi insomma, con tutto il buon senso che abbiamo potuto, invitando chiunque a fare lo stesso, fino a quando il confine che ci separa si confonderà unendoci, nel momento in cui si è stati tutti insieme a farlo, ad occuparsi, ognuno per sé e tutti per tutti!

A zent’anni!

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PALINSESTO COMPLEANNO 27.9.14

MATTINA: allestimento

_Ore 15:00_ apertura Aria ristoro, Mercatino artigianato, Stand laboratori creativi.

Aria ristoro: Pizzeria & Bar.

Stand&Lab:
@
§ Suoni Riciclati. Collettivo Piantagrano “L’idea è ottenere dei suoni da materiali e oggetti di recupero. Tubi di cartone, spago, sassi, bottigliette di plastica etc..”

§ LivePainting by Malerbe – Casa di autoproduzione

(presto altre info.) @collettivo

_Ore 18:00_Ramon Pilia.
Concerto musicale di fisica applicata.
http://www.ramonpilia.it/index.html

_Ore 19:00_Coro delle voci burde.
Direzione Luca Nurchis.
(presto maggiori info.)

_Ore 19:30_ Paolo Pasi
Ho ucciso un principio vita e morte di Gaetano Bresci l’anarchico che sparò al re.
Presentazione libro musicata.
http://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=354

_Ore 21:00 LiveShow || Pedditzi Trasporti || Musica forestale. San Gregorio.
http://www.pedditzitrasporti.it/

_Ore 00:00 Dj set con Black Traxxx (Electro – Tekno) from Malerbe

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|||||||||||| N.B. |||||||||||| CHIUNQUE fosse interessato ad esporre e proporre i propri artigianati e le proprie arti ci contatti attraverso posta FB o direttamente a Mamma-Rasta Fedora in privato!!!!

Bainzu Piliu presenta: Cella 21 – il lungo cammino verso la dignità – Venerdi 19

Bainzu19 settembre 2014 – C.S.O.A.- PANGEA (Porto Torres) Presentazione del libro: “CELLA 21 – Il lungo cammino verso la dignità”, Susil Edizioni, Giugno 2014, di BAINZU PILIU.

Introduce Anghelu Marras de Su Tzentru Curturale “Nino Gramsci”, espone BAINZU PILIU.
“ … resto convinto delle mie idee e sino a quando ne avrò la forza continuerò la mia battaglia ….”

L’Autore, fondatore del F.I.S. (Fruntene pro s’Indipendentzia de sa Sardigna), fu protagonista – negli anni ’80 – di una grande inchiesta giudiziaria sull’indipendentismo sardo. Fu processato, insieme ad altri 27 imputati, e condannato per “cospirazione” contro lo Stato italiano a quattro anni di carcere. Questo “testo” presenta la rievocazione critica delle sue esperienze umane e politiche.

Dopo gli interventi introduttivi, l’Autore risponderà alle domande del pubblico sui temi esposti.

ReCiTal di/con Vincenzo Costantino Cinaski – Sabato 13 Settembre

vincenzoSABATO 13 – READING POETICO | VINCENZO COSTANTINO CINASKI con Alessandro Zolo (Contrabbasso)

Vincenzo Costantino, conosciuto come CINASKI, soprannome dovuto ad un retaggio adolescenziale dal 1980, nasce a Milano nel 1964. Frequenta le scuole dell’obbligo sino alla maturità scientifica e contemporaneamente frequenta i mondi di periferia milanese, coltivandone pregi e difetti . Si iscrive all’ università statale di Milano alla facoltà di lingue e letteratura straniera per poi abbandonarla dopo tre anni di mala frequentazione. Tra i molteplici lavori Costantino annovera collaborazioni con alcune testate giornalistiche underground di letteratura, una breve esperienza giornalista per un giornale del sud Milano ( l’Eco) e centinaia di nottate a farsi domande. Nel 1994 c’è l’incontro umano e letterario con Vinicio Capossela da cui nascerà un’amicizia duratura e sincera che sfocerà in un reading/tributo a John Fante / (Accaniti nell’ accolita) e successivamente in un libro scritto a quattro mani con Capossela edito da Feltrinelli nel 2009 : IN CLANDESTINITA’- Mr Pall incontra Mr Mall oltre a centinaia di nottate a farsi domande.Dopo l’esperienza di una pubblicazione sotterranea e filantropica di Luciano Murelli nel 2000, di una raccolta poetica che riscuote un buon successo sotterraneo nel 2010 pubblica per Marcos y Marcos la sua prima ufficiale raccolta poetica dal titolo CHI E’ SENZA PECCATO NON HA UN CAZZO DA RACCONTARE, raccolta che riscuote un ottimo successo di vendite e conferme della particolarità del personaggio Cinaski. Vincenzo Costantino ama tanto scrivere quanto leggere e numerosissime sono le sue performance di letture musicate in giro per l’Italia con la complicità di diversi compagni di Viaggio iniziando dallo stesso Capossela, poi Folco Orselli ( cant-outsider eterno amico ) e in ultimo il complice fratellino, nonché produttore artistico del prossimo disco Francesco Arcuri. Dopo aver animato per 5 anni( 2001/2006) i lunedì notturni dei Milanesi con la banda del Caravanserraglio, esperienza di interazione delle arti e dei mestieri, comincia una lunga attività di recital dal vivo nei luoghi più disparati del paese portando storie, poesie all’insegna della potabilità e della condivisione. La poesia vestita di musica entra così nei bar, nelle osterie e anche nei teatri coraggiosi, dovunque ci siano orecchie e occhi incontaminati dalla distrazione.Continua questo percorso, questo errare poetico, passato anche dalla triennale di Milano a novembre del 2011, coltivando amicizie e attestati di stima sempre più numerosi che lo incitano a non mollare e a continuare a scrivere e a leggere, come gli dice uno dei suoi più grandi estimatori e amico d’oltre oceano, Dan Fante ( figlio di John) : “Vincenzo tu sei il mio poeta italiano preferito, keep writing, do no stop, keep writing…you are a gift.” E come un regalo Vincenzo continua, in attesa di essere “scartato”, a portare poesia nei posti più nascosti del paese, dove la poesia si nasconde e va scovata. A ottobre del 2012 è prevista l’uscita del suo primo disco di poesie musicate o di canzoni recitate, autoprodotto con la complicità di Gibilterra e la produzione artistica di Francesco Arcuri.

Stefano Boni presenta “Homo Comfort” Domenica 7 Settembre

stefSTEFANO BONI presenta HOMO COMFORT ore 19:00

Stefano Boni : (Roma, 1970) si è dottorato a Oxford in antropologia e ha svolto ricerche sul campo dapprima in Ghana, poi in Venezuela e Italia. Attualmente insegna Antropologia culturale e Antropologia politica presso le Università di Modena e Reggio Emilia. Ha pubblicato saggi in antologie e riviste specialistiche ed è autore, tra l’altro, di Le strutture della disuguaglianza (Angeli, 2003).

Homo Comfort:

«Siamo sempre più dipendenti da protesi e trattamenti che ci tengono in vita, ma che riducono la nostre capacità di goderla». ( Serge Latouche )

La vita comoda piace a tutti, ma è proprio questa accettazione generale e acritica che va interrogata per comprendere i cambiamenti epocali indotti dall’imperante ipertecnologia. Prepotentemente entrata nella nostra routine quotidiana, la comodità è diventata non solo uno stile di vita ma anche un modo di conoscere che ha plasmato la cultura materiale e gli stessi modelli valutativi. Si configura dunque come un fatto sociale totale che ci consente di indagare la cesura antropologica che ha dato vita a una forma inedita di umanità: l’Homo comfort. Un’umanità che va liberandosi dalla fatica e dal dolore, ma che al contempo perde facoltà sensoriali e abilità conoscitive costruite nel corso dei secoli, diventando sempre più dipendente da una tecnologia che usa ma non conosce. Si delinea così un nuovo modo di stare-nel-mondo che risulta sì comodo, ma anche funzionale al mantenimento dell’ordine stabilito

Dalla Parte del Torto Vol. VIII – DopoTango – Emplexis w/ Paolinho Sabato 06 Settembre

dptiii2Ottavo appuntamento con Dalla parte del Torto.

SABATO 6 – Dalla parte del Torto vol VIII ore 23:00

DOPOTANGO | Musica Strumentale |

Cagliari Nel 2012 l’unione di chitarra e batteria ha dato origine ai DOPOTANGO, con l’intenzione di proporre brani originali acustici d’influenza folk e matrice rock. Nel corso dello stesso anno si è fatta pressante l’esigenza di condividere con altri musicisti questo progetto, a completamento del quale si sono inseriti il bassista e il trombettista, creando un’unione dove i gusti personali e le esperienze differenti si sposano in una miscela comune.

Emplexis | jazz/rock di Berchidda (OT), w/Paolinho

Il gruppo berchiddese si forma nel luglio del 2012, per volere di tre giovani musicisti berchiddesi, Jacopo Calvia, Giovanni Gaias e Davide Laconi, accomunati dalla passione per la creatività musicale e l’improvvisazione. Non a caso, il nome
“Emplexis” in greco significa “intreccio”, proprio perché il repertorio del gruppo, partendo da una base che spazia dal jazz-rock al funk, arriva a mescolare queste due realtà con altri stili musicali come il rock progressivo, il rock psichedelico, il blues e il reggae. Dopo quasi un anno di attività come trio, il gruppo ha ampliato il proprio organico inserendo un basso elettrico: il nome è quello del bassista Federico Morittu, di Ozieri, il quale ha esordito nel gruppo in occasione dei festeggiamenti del Centenario della Banda Musicale Bernardo Demuro in Piazza Del Popolo a Berchidda. Tre dei componenti (Jacopo, Giovanni e Davide) fanno parte della Funky Jazz Orchestra, formazione berchiddese diretta dal trombettista Antonio Meloni, con la quale hanno avuto importanti collaborazioni quali il celeberrimo Paolo Fresu, il trombonista Mauro Ottolini e il gruppo Train To Roots, una delle più importanti realtà del panorama reggae italiano. Il gruppo può vantare alcune importanti collaborazioni: il chitarrista blues Francesco Piu, solida realtà della scena blues internazionale, e Paolino Sechi, in arte Paolinho (ex Train To Roots), col quale realizza un progetto che verrà presentato al Sardinia Reggae Festival 2014 e in alcune piazze sarde.I principali artisti ai quali il gruppo si ispira sono: Herbie Hancock, Billy Cobham, Weather Report, George Duke Band, Jamiroquai, Medesky Martin & Wood, Paolo Fresu, Led Zeppelin e altri artisti anche di generi molto diversi tra loro. Il gruppo ha suonato in numerosi locali, festival, serate in beneficenza, piazze sarde. La band nel giugno 2014 vince il primo premio al Concorso Musicale Monte Acuto col pezzo inedito “Tunnel”; a luglio 2014 pubblica la prima DEMO/ALBUM chiamata “Presa Diretta”, contenente tre brani originali e tre cover.

Presentazione del Programma – appuntamento con Gianni Lannes – Spettacolo puntadito pirotennico

presentazione di A zent'anniGIOVEDI 4 – ore 19:00
Presentazione del programma
a seguire

Presentazione del libro di/con Gianni Lannes “Italia Usa e getta”
Sardegna svegliati. Nessuno ha toccato questa territorio in mezzo al Mediterraneo, se non come un conquistatore, uno speculatore o un ospite incomprensivo. Oggi, piombano qui dall’estero per cercare ancora il petrolio a danno dell’ambiente e rapinare i semi della terra, cercando di colonizzarla come una landa sperduta. I fieri autoctoni di questa isola dalla bellezza straordinaria, densa di storia e di tradizioni sono stufi dei predoni d’ogni latitudine e risma. Sono stanchi del peso dell’industria chimica. Non ne possono più di essere un laboratorio di sperimentazioni militari a danno della loro pelle.
Ificrate e i suoi peltasti w/ 3 amici immaginari

Concerto/teatro con:

Ificrate e suoi peltasti (canzoni puntadito)
Cosa risultava così ostico per la pesante falange oplitica? Proprio l’agilità degli armati leggeri su cui insiste Tucidide nei passi precedenti, che si spostano con facilità su terreni difficili e accidentati, scagliando il giavellotto e subito ritirandosi senza ingaggiare contatti frontali di particolare durata. La mobilità e pieghevolezza di tali truppe trasformò di conserva la strategia greca, tanto da portare alla lunga la fanteria leggera a giocare un ruolo sempre più centrale e non di mera copertura. Quando questi corpi di mercenari traci, inquadrati sul finire del IV secolo dal generale ateniese Ificrate, decimarono una mora dell’invitta falange spartana l’eco fu enorme e si concretizzò la rivincita di unità solitamente neglette nell’immaginario militare dell’aristocrazia greca.
Essi erano detti peltasti dal nome del piccolo scudo, in genere a mezzaluna, di cui erano dotati, la pelta appunto. Semplice da impugnare, leggera e possibile da portare a tracolla, la pelta, rispetto all’hoplon, lasciava campo libero all’occhio ed al gesto nel lancio del giavellotto. Senza spada e privi pure della pesante corazza sostituita da una corta tunica senza maniche (cui si aggiungevano il mantello di pelle d’orso e il copricapo frigio di volpe per difendersi dai rigori montani), i peltasti disponevano di due o più giavellotti della lunghezza di un metro o metro e mezzo. La loro tattica consisteva nel correre verso la falange in ordine sparso e, portatisi piuttosto vicino protetti dal piccolo scudo effettuare il colpo e ripiegare velocemente prima della lenta, stupefatta reazione della gigantesca testuggine oplitica.
Comincia insomma quella dialettica di lunga durata tra forte e debole, pesante e leggero, stanziale e nomade, conquistatore e resistente, legale e illegale in cui il secondo termine dell’aspro confronto si giova in partenza della forma strategica del raid. Questo comporta però, come visto, una modifica anche nella parte vittoriosa che tende ad inglobare in modo più o meno surrettizio le abitudini eterodosse di guerreggiare.

A zent’anni…2…anni di occupazione e autogestione

Azent2banIn occasione del 2° anno di occupazione e di autogestione il collettivo occupante ha deciso di organizzare una serie di eventi durante tutto il mese di settembre.

PROGRAMMA (lavori in corso)

GIOVEDI 4 – ore 19:00
Presentazione del programma
https://www.facebook.com/events/342102262619342/?ref_dashboard_filter=upcoming&source=1
a seguire

Presentazione del libro di/con Gianni Lannes “Italia Usa e getta”
Sardegna svegliati. Nessuno ha toccato questa territorio in mezzo al Mediterraneo, se non come un conquistatore, uno speculatore o un ospite incomprensivo. Oggi, piombano qui dall’estero per cercare ancora il petrolio a danno dell’ambiente e rapinare i semi della terra, cercando di colonizzarla come una landa sperduta. I fieri autoctoni di questa isola dalla bellezza straordinaria, densa di storia e di tradizioni sono stufi dei predoni d’ogni latitudine e risma. Sono stanchi del peso dell’industria chimica. Non ne possono più di essere un laboratorio di sperimentazioni militari a danno della loro pelle.
Ificrate e i suoi peltasti w/ 3 amici immaginari

Concerto/teatro con:

Ificrate e suoi peltasti (canzoni puntadito)
Cosa risultava così ostico per la pesante falange oplitica? Proprio l’agilità degli armati leggeri su cui insiste Tucidide nei passi precedenti, che si spostano con facilità su terreni difficili e accidentati, scagliando il giavellotto e subito ritirandosi senza ingaggiare contatti frontali di particolare durata. La mobilità e pieghevolezza di tali truppe trasformò di conserva la strategia greca, tanto da portare alla lunga la fanteria leggera a giocare un ruolo sempre più centrale e non di mera copertura. Quando questi corpi di mercenari traci, inquadrati sul finire del IV secolo dal generale ateniese Ificrate, decimarono una mora dell’invitta falange spartana l’eco fu enorme e si concretizzò la rivincita di unità solitamente neglette nell’immaginario militare dell’aristocrazia greca.
Essi erano detti peltasti dal nome del piccolo scudo, in genere a mezzaluna, di cui erano dotati, la pelta appunto. Semplice da impugnare, leggera e possibile da portare a tracolla, la pelta, rispetto all’hoplon, lasciava campo libero all’occhio ed al gesto nel lancio del giavellotto. Senza spada e privi pure della pesante corazza sostituita da una corta tunica senza maniche (cui si aggiungevano il mantello di pelle d’orso e il copricapo frigio di volpe per difendersi dai rigori montani), i peltasti disponevano di due o più giavellotti della lunghezza di un metro o metro e mezzo. La loro tattica consisteva nel correre verso la falange in ordine sparso e, portatisi piuttosto vicino protetti dal piccolo scudo effettuare il colpo e ripiegare velocemente prima della lenta, stupefatta reazione della gigantesca testuggine oplitica.
Comincia insomma quella dialettica di lunga durata tra forte e debole, pesante e leggero, stanziale e nomade, conquistatore e resistente, legale e illegale in cui il secondo termine dell’aspro confronto si giova in partenza della forma strategica del raid. Questo comporta però, come visto, una modifica anche nella parte vittoriosa che tende ad inglobare in modo più o meno surrettizio le abitudini eterodosse di guerreggiare.

SABATO 6 – Dalla parte del Torto vol VIII ore 23:00
https://www.facebook.com/events/584467524997392/?ref_notif_type=plan_user_joined&source=1

DOPOTANGO | Musica Strumentale |

Cagliari Nel 2012 l’unione di chitarra e batteria ha dato origine ai DOPOTANGO, con l’intenzione di proporre brani originali acustici d’influenza folk e matrice rock. Nel corso dello stesso anno si è fatta pressante l’esigenza di condividere con altri musicisti questo progetto, a completamento del quale si sono inseriti il bassista e il trombettista, creando un’unione dove i gusti personali e le esperienze differenti si sposano in una miscela comune.

Emplexis | jazz/rock di Berchidda (OT),

Il gruppo berchiddese si forma nel luglio del 2012, per volere di tre giovani musicisti berchiddesi, Jacopo Calvia, Giovanni Gaias e Davide Laconi, accomunati dalla passione per la creatività musicale e l’improvvisazione. Non a caso, il nome
“Emplexis” in greco significa “intreccio”, proprio perché il repertorio del gruppo, partendo da una base che spazia dal jazz-rock al funk, arriva a mescolare queste due realtà con altri stili musicali come il rock progressivo, il rock psichedelico, il blues e il reggae. Dopo quasi un anno di attività come trio, il gruppo ha ampliato il proprio organico inserendo un basso elettrico: il nome è quello del bassista Federico Morittu, di Ozieri, il quale ha esordito nel gruppo in occasione dei festeggiamenti del Centenario della Banda Musicale Bernardo Demuro in Piazza Del Popolo a Berchidda. Tre dei componenti (Jacopo, Giovanni e Davide) fanno parte della Funky Jazz Orchestra, formazione berchiddese diretta dal trombettista Antonio Meloni, con la quale hanno avuto importanti collaborazioni quali il celeberrimo Paolo Fresu, il trombonista Mauro Ottolini e il gruppo Train To Roots, una delle più importanti realtà del panorama reggae italiano. Il gruppo può vantare alcune importanti collaborazioni: il chitarrista blues Francesco Piu, solida realtà della scena blues internazionale, e Paolino Sechi, in arte Paolinho (ex Train To Roots), col quale realizza un progetto che verrà presentato al Sardinia Reggae Festival 2014 e in alcune piazze sarde.I principali artisti ai quali il gruppo si ispira sono: Herbie Hancock, Billy Cobham, Weather Report, George Duke Band, Jamiroquai, Medesky Martin & Wood, Paolo Fresu, Led Zeppelin e altri artisti anche di generi molto diversi tra loro. Il gruppo ha suonato in numerosi locali, festival, serate in beneficenza, piazze sarde. La band nel giugno 2014 vince il primo premio al Concorso Musicale Monte Acuto col pezzo inedito “Tunnel”; a luglio 2014 pubblica la prima DEMO/ALBUM chiamata “Presa Diretta”, contenente tre brani originali e tre cover.

DOMENICA 7 – STEFANO BONI presenta HOMO COMFORT ore 19:00
https://www.facebook.com/events/338415872983382/?ref_dashboard_filter=upcoming&source=1

Stefano Boni : (Roma, 1970) si è dottorato a Oxford in antropologia e ha svolto ricerche sul campo dapprima in Ghana, poi in Venezuela e Italia. Attualmente insegna Antropologia culturale e Antropologia politica presso le Università di Modena e Reggio Emilia. Ha pubblicato saggi in antologie e riviste specialistiche ed è autore, tra l’altro, di Le strutture della disuguaglianza (Angeli, 2003).

Homo Comfort:

«Siamo sempre più dipendenti da protesi e trattamenti che ci tengono in vita, ma che riducono la nostre capacità di goderla». ( Serge Latouche )

La vita comoda piace a tutti, ma è proprio questa accettazione generale e acritica che va interrogata per comprendere i cambiamenti epocali indotti dall’imperante ipertecnologia. Prepotentemente entrata nella nostra routine quotidiana, la comodità è diventata non solo uno stile di vita ma anche un modo di conoscere che ha plasmato la cultura materiale e gli stessi modelli valutativi. Si configura dunque come un fatto sociale totale che ci consente di indagare la cesura antropologica che ha dato vita a una forma inedita di umanità: l’Homo comfort. Un’umanità che va liberandosi dalla fatica e dal dolore, ma che al contempo perde facoltà sensoriali e abilità conoscitive costruite nel corso dei secoli, diventando sempre più dipendente da una tecnologia che usa ma non conosce. Si delinea così un nuovo modo di stare-nel-mondo che risulta sì comodo, ma anche funzionale al mantenimento dell’ordine stabilito

SABATO 13 – READING POETICO | VINCENZO COSTANTINO CHINASKI con Alessandro Zolo (Contrabbasso)
https://www.facebook.com/events/498942963575923/?ref_dashboard_filter=upcoming&source=1

Vincenzo Costantino, conosciuto come CINASKI, soprannome dovuto ad un retaggio adolescenziale dal 1980, nasce a Milano nel 1964. Frequenta le scuole dell’obbligo sino alla maturità scientifica e contemporaneamente frequenta i mondi di periferia milanese, coltivandone pregi e difetti . Si iscrive all’ università statale di Milano alla facoltà di lingue e letteratura straniera per poi abbandonarla dopo tre anni di mala frequentazione. Tra i molteplici lavori Costantino annovera collaborazioni con alcune testate giornalistiche underground di letteratura, una breve esperienza giornalista per un giornale del sud Milano ( l’Eco) e centinaia di nottate a farsi domande. Nel 1994 c’è l’incontro umano e letterario con Vinicio Capossela da cui nascerà un’amicizia duratura e sincera che sfocerà in un reading/tributo a John Fante / (Accaniti nell’ accolita) e successivamente in un libro scritto a quattro mani con Capossela edito da Feltrinelli nel 2009 : IN CLANDESTINITA’- Mr Pall incontra Mr Mall oltre a centinaia di nottate a farsi domande.Dopo l’esperienza di una pubblicazione sotterranea e filantropica di Luciano Murelli nel 2000, di una raccolta poetica che riscuote un buon successo sotterraneo nel 2010 pubblica per Marcos y Marcos la sua prima ufficiale raccolta poetica dal titolo CHI E’ SENZA PECCATO NON HA UN CAZZO DA RACCONTARE, raccolta che riscuote un ottimo successo di vendite e conferme della particolarità del personaggio Cinaski. Vincenzo Costantino ama tanto scrivere quanto leggere e numerosissime sono le sue performance di letture musicate in giro per l’Italia con la complicità di diversi compagni di Viaggio iniziando dallo stesso Capossela, poi Folco Orselli ( cant-outsider eterno amico ) e in ultimo il complice fratellino, nonché produttore artistico del prossimo disco Francesco Arcuri. Dopo aver animato per 5 anni( 2001/2006) i lunedì notturni dei Milanesi con la banda del Caravanserraglio, esperienza di interazione delle arti e dei mestieri, comincia una lunga attività di recital dal vivo nei luoghi più disparati del paese portando storie, poesie all’insegna della potabilità e della condivisione. La poesia vestita di musica entra così nei bar, nelle osterie e anche nei teatri coraggiosi, dovunque ci siano orecchie e occhi incontaminati dalla distrazione.Continua questo percorso, questo errare poetico, passato anche dalla triennale di Milano a novembre del 2011, coltivando amicizie e attestati di stima sempre più numerosi che lo incitano a non mollare e a continuare a scrivere e a leggere, come gli dice uno dei suoi più grandi estimatori e amico d’oltre oceano, Dan Fante ( figlio di John) : “Vincenzo tu sei il mio poeta italiano preferito, keep writing, do no stop, keep writing…you are a gift.” E come un regalo Vincenzo continua, in attesa di essere “scartato”, a portare poesia nei posti più nascosti del paese, dove la poesia si nasconde e va scovata. A ottobre del 2012 è prevista l’uscita del suo primo disco di poesie musicate o di canzoni recitate, autoprodotto con la complicità di Gibilterra e la produzione artistica di Francesco Arcuri.

VENERDI 19 -Presentazione del libro: “CELLA 21 – Il lungo cammino verso la dignità”, di BAINZU PILIU, Susil Edizioni, Giugno 2014. Introduce Anghelu Marras de Su Tzentru Curturale “Nino Gramsci”, espone BAINZU PILIU.
“ … resto convinto delle mie idee e sino a quando ne avrò la forza continuerò la mia battaglia ….” L’Autore, fondatore del F.I.S. (Fruntene pro s’Indipendentzia de sa Sardigna), fu protagonista – negli anni ’80 – di una grande inchiesta giudiziaria sull’indipendentismo sardo. Fu processato, insieme ad altri 27 imputati, e condannato per “cospirazione” contro lo Stato italiano, a quattro anni di carcere. Questo “testo” presenta la rievocazione critica delle sue esperienze umane e politiche. Dopo gli interventi introduttivi, l’Autore risponderà alle domande del pubblico sui temi esposti.

A ZENT’ANNI – 27 SETTEMBRE
PAOLO PASI – prensentazione de “Ho Ucciso Un Principio vita e morte di Gaetano Bresci l’anarchico che sparò al re”

Paolo Pasi (Milano, 1963)
giornalista e scrittore, nel 1995 vince la prima edizione del premio giornalistico Ilaria Alpi e dal 1996 lavora in Rai come redattore del TG3. Ha inoltre scritto numerosi romanzi, tra cui Ultimi messaggi dalla città (2000), Le brigate Carosello (2006), L’estate di Bob Marley (2007) e i più recenti Memorie di un sognatore abusivo (2009) e Il sabotatore di campane (2013), usciti per le edizioni Spartaco. Pasi è anche chitarrista e compositore, e fa parte della giuria del premio musicale Piero Ciampi.

Ho Ucciso Un Principio :

29 luglio 1900: i tre colpi di pistola che hanno cambiato la storia d’Italia.

Nell’afa di una Milano ancora intontita per le cannonate che il generale Bava Beccaris ha sparato sulla folla inerme, un tessitore anarchico di trent’anni aspetta il suo momento. È appena tornato dall’America, dove è emigrato per sfuggire alla miseria e alle persecuzioni, e ha con sé una rivoltella appena comprata a New York. Il suo obiettivo è il petto pieno di medaglie di Umberto I di Savoia, quello che la retorica monarchica chiama il Re Buono e che il popolo ha invece ribattezzato Re Mitraglia dopo i morti di Milano, e della Sicilia, e della Lunigiana… I tre colpi che Gaetano Bresci spara al cuore del re non colpiscono solo il singolo ma anche la sacralità del suo potere. E il quarto colpo, quello non esploso, Bresci sa di averlo sparato contro se stesso. Percosse, isolamento, deprivazione sono quello che si aspetta. Forse anche l’omicidio camuffato da suicidio. Ma a Monza quella sera di luglio la mano del tessitore anarchico non trema.

Concerto e Dj set da definire.

Rude is Good Vol. 2 Sabato 23 Agosto

Rude2RockersClan Sardinia in collaborazione con Pangea PortoTorres e Shakalaka sound system

Presentano la 2° edizione del RUDE IS GOOD made in Porto Torres

dalle 16:00 alle 04:00
./////// 13 ORE NO STOP
____________________________________________

OUTDOOR Yard ///16.00 – 22.00
15.00 16.00 ROCKERS CLAN ALL STARS
16.00 17.00 PASTRELLA
17.00 18.00 NEGUS YOUTH
18.00 19.00 REVELATION DUB
19.00 20.00 THE BADFISH
20.00 21.00 CM BRX
21.00 22.00 MADE ROOTS SARDINIA

ROOTS YARD interna (powered by Shakalaka sound system) /// 21.00 04.00
21.00 22.00 STEVE THE ALIEN
22.00 23.00 SARDINIA SOUND INT’L
23.00 24.00 FILUFEROOTS
24.00 01.00 ROCKERS CLAN ALL STARS
01.00 02.00 GENERAL FELPAS
02.00 03.00 SHAKALAKA
03.00 04.00 REALOVEUTION DISCO

MC’S
– CISCO KID
– JAHWINE (rockers)
– GENERAL ROOTS (rockers)
– LIKKLE BUTT (rockers)

//////////////////////NAYABINGHI ARENA
terza YARD inna Nyabinghi style chiunque avesse Djambè e volesse partecipare è il benvenuto!

DANCEHALL AREA – ROOTS YARD – NYABINGHI ARENA – AREA DRINK & FOOD – ZONA RELAX – BANCARELLE – AREA PISCINA – BUONA COMPAGNIA – TANTE BELLE COSE!!!

PORTO TORRES – SASSARI – SARDEGNA
CSOA PANGEA, via Falcone Borsellino

////////////////////////////MERCATO, BANCARELLE, ARTIGIANATO
se avete opere del vostro ingegno oppure create artigianato siete i benvenuti al RUDE IS GOOD …potete piazzare il vostro banchetto ed esporre le vostre opere,potete contattare in privato Mamma-Rasta Fedora per spiegare meglio come funziona il mercato Pangea

/////////////////////////////////////MOSTRA FOTOGRAFICA
La bellezza che si muove intorno – Analogico
Wicapi Wakan

//////////////////////////////////////////////FREE YARD ESTERNA
Per chi volesse esprimere la propria reggae culture nella yard esterna contattare Rockers In Privato….

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ingresso con sottoscrizione 3 euri!

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sponsor
ROCKERS RASTHA MANNA FESTIVAL
Fraghi’ Sport
CSOA PANGE

Domenica 3 Agosto Fleurs du Mal live

Fleurs

Domenica in occasione della riapertura del baretto esterno avremo il piacere di ospitare la band romana dei Fleurs du Mal

FLEURS DU MAL tornano in concerto in Sardegna! la band rock-blues romana reduce dal 1 Maggio al Csoa Forte Prenestino e da un Tour in Europa (Olanda,Belgio,Svizzera o scorso maggio), presenta i brani tratti dal recente CD “Swinging Boat” realizzato con la nuova formazione a 5 elementi(con sezione fiati): Rock, Blues, Swing, Funky, Rythmin’&Blues, Latin-Rock con testi in inglese, italiano e spagnolo. In scaletta anche brani dai precedenti CD (“Fleurs du Mal 3”-1995-Toast Rec.; “Road Sweet Home”-2001-Il Manifesto Dischi; “Luna Blues”-2003-Blond/Storie di Note; “Lost & Found”-2008-Blond Records)

.i FLEURS DU MAL sono:
STEFANO ‘IGUANA’- Voce,Chitarra,Slide,armonica.
GRAZIELLA OLIVIERI-Sax Tenore.
ROBERTO CRUCIANI-Basso,cori.
DAVIDE MICCINILLI-Batteria.
CLEMENTE VERDICCHIO-Sax Contralto

Nuovo VIDEOCLIP:
FLEURS DU MAL – REVOLUTION BLUES
Brano musicale tratto dal Nuovo CD “SWINGING BOAT”
http://youtu.be/qgC6u4UrN9c

FLEURS DU MAL Info:
http://myspace.com/fleursdumal2001
http://www.facebook.com/Fleurs.du.Mal.band
http://www.youtube.com/user/stefanoiguana

Ingresso gratuito

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