REGOLTU E CANDELAS _ CABIDÀNNI
EDOARDO TEDDE
Da Sassari a Porto Torres
un progetto di arte civile lungo un anno
per impiantare nella popolazione
il seme della coscienza critica
Edoardo Tedde è uno di quegli artisti il cui lavoro si focalizza in maniera estremamente critica sulla situazione ambientale, politica, sociale della sua terra. Una linea di tendenza molto attuale nel mondo artistico contemporaneo internazionale, che l’artista sardo declina in ambito locale senza scadere nel folclorico. Con l’intervento Regoltu e Candelas _ Cabidànni, egli consegue finalmente un punto di sintesi molto lucido e coinvolgente sui temi che gli stanno a cuore. L’idea prende spunto dalle recenti vicende del nuovo piano industriale di Porto Torres, ma si allarga a un dibattito molto più vasto, quello sulla green energy, che sta interessando diverse parti del mondo. Secondo il progetto industriale turritano, l’alimentazione della nuova centrale dovrebbe basarsi su biomasse provenienti dalla produzione di cardo, ma rimangono le incertezze sulla ricaduta occupazionale e sulle terre interessate dalla coltivazione intensiva a discapito della diversità colturale. Inoltre la questione delle bonifiche da effettuare nel S.I.N. di Porto Torres e la normativa italiana vigente che annovera tra le biomasse anche la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani, spostano l’attenzione su altre priorità di carattere ambientale.
Da queste premesse prende avvio il progetto di Tedde, che si articola su un tempo lungo che, nel suo svolgimento temporale e nella prassi, rimanda alla ciclicità naturale. Regoltu e Candelas _ Cabidànni, infatti, si sviluppa in due fasi distinte: a settembre – Cabidànni/capodanno in lingua logudorese – tempo di semina, e a luglio dell’anno prossimo, cioè Trìulas, il mese della raccolta e della trebbiatura. La prima parte prevede la produzione di candele in cera che riprendono le fattezze reali del cardo. Negli spazi liberi all’interno del C.S.O.A. Pangea di Porto Torres i partecipanti potranno accendere e seminare le fiaccole/ceri/cardo realizzate. Fatto questo, si avvierà una tavola rotonda – aperta anche alla cittadinanza – durante la quale interverranno i collettivi artistici aliment(e)azione e Az.Namusn.Art, e i comitati No Chimica Verde e Nurra Dentro, per discutere di temi legati alla situazione locale e all’ennesimo intervento industriale. Durante la serata la Casa di autoproduzione Malerbe di Alghero proporrà una cena sociale con prodotti provenienti dai loro raccolti.
L’anno prossimo a luglio, invece, in una mostra di più ampie dimensioni, oltre alla documentazione degli eventi di questo settembre (foto, video, registrazioni, ecc.), saranno presentati anche i manufatti artistici direttamente ispirati dal progetto.
Stagionalità e cultura materiale. Ritualità profane e simbolismo agreste. Sdegno e proposta. Critica e progettualità. Tutta la cospicua operazione di Tedde si fonda su una duplice chiave di lettura. Da una parte propone una sorta di ritorno alla tradizione per piantare il “seme della coscienza critica” in previsione (come auspicio) della sua maturazione e quindi della raccolta. Dall’altra, è una lucida e impietosa analisi della condizione di passività/complicità dell’opinione pubblica e della popolazione nei confronti di problemi legati all’occupazione e alla valorizzazione alternativa delle risorse naturali.
INFO
Titolo: Regoltu e Candelas _ Cabidànni. Edoardo Tedde.
A cura di: Maurizio Coccia.
Sede: C.S.O.A. Pangea, via Falcone e Borsellino 7, Porto Torres (SS), – Orari dalle 16:00 alle 20:00.
Inaugurazione: sabato 21 settembre 2013 presso C.S.O.A. Pangea; ore 20:00.
Date: dal 21/09/2013 al 27/09/2013.
In collaborazione con: C.S.O.A. Pangea
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/421792887930543/