Nel maggio del 2012 a Porto Torres in risposta all’ennesimo atto di mala gestione da parte dell’Amministrazione turritana è nata spontaneamente sul social network facebook una discussione tra cittadini, compresi tra i 16 e i 70 anni. Una discussione che protraendosi nei giorni ha continuato ad attirare curiosi. L’esigenza di una dimensione reale e di un incontro fisico ha poi fatto si che un gruppo di una quarantina di portotorresi iniziasse ad incontrarsi per continuare a discutere in riunione, sotto la torre aragonese, monumento adottato come simbolo, in un certo senso per la sua valenza di torre di guardia. Gli argomenti trattati, dal principio, individuavano l’oggetto delle discussioni nel disagio sociale e culturale della città, della Sardegna e del mondo, e nella miope e corrotta prospettiva politico-economica del nostro territorio. Immediatamente è iniziato anche un confronto sul sistema alternativo di convivenza e di produzione possibile. L’incombere dei mesi autunnali ha evidenziato la necessità di avere uno spazio fisico coperto dove poter proseguire e sviluppare le sinergie sempre più importanti che continuavano a nascere. Si decide così di individuare una struttura pubblica abbandonata all’incuria e occuparla. Fra le tante a disposizione la scelta ricade sul bocciodromo comunale, “chiuso” da quasi un decennio. Ad onor del vero va’ detto che si è tentato, singolarmente nei tempi precedenti, e vagamente anche come Collettivo, un percorso “legale ed istituzionale” per ottenere uno spazio, ma la risposta sempre insufficiente e superficiale dell’Amministrazione ha fatto ulteriore chiarezza sul da farsi: programmare un grosso evento pubblico con cui raccogliere i fondi necessari per l’avvio dei lavori e la sostenibilità dei primi mesi ed occupare. Occupare uno spazio per liberare le menti. Cercare attraverso un atto forte come l’occupazione di smuovere il senso di partecipazione dei cittadini. Dimostrare che attraverso l’azione diretta è possibile contrastare quel senso di bonaccia schiavista che da sempre sponsorizza la delega annichilendo l’individuo. Il Pangea nasce il 28 settembre 2012, in serata. Non assume subito questo nome, che arriva solo alcune settimane dopo convincendo tutti per il valore simbolico di unità nella dicotomia che esprime.